“Questo parziale “lockdown” rischia di far chiudere centinaia di imprese artigiane e micro e piccole imprese nel Lazio. Speriamo ora che il Governo tenga fede agli impegni e che gli indennizzi promessi arrivino quanto prima sul conto corrente di tutti gli imprenditori che saranno costretti a chiudere o dovranno ridurre le attività. E che siano semplici, diretti e immediati”- Così il Presidente di Confartigianato Imprese Lazio, Michael Del Moro, ha commentato le nuove misure restrittive varate dal governo.

Il DPCM 24 ottobre 2020,  pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e firmato nella nottata tra sabato e domenica dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte . prevede nuove misure anti Covid che si applicheranno a partire da oggi  lunedì 26 ottobre e fino al 24 novembre.

Tra le nuove limitazioni a specifiche attività d’impresa

  • ATTIVITA’ di RISTORAZIONE (in cui sono ricomprese anche le attività di pasticceria, gelateria, etc.):
    • sono consentite dalle 5.00 alle 18.00;
    • sono consentite senza limiti di orario negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti;
    • il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi;
    • è sempre consentita la consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto così come le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, a condizione che sia garantita la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
    • è consentita fino alle ore 24.00 la ristorazione con asporto con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze;
    • è consentita negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio di rifornimento di carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti a condizione che venga assicurato il rispetto della distanza di un metro;

E’ confermato l’obbligo, nei locali pubblici e aperti al pubblico nonché in tutti gli esercizi commerciali, di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.

Per quello che riguarda le altre attività:

  • le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che si svolgano nel rispetto dei Protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio;
  • le attività di servizi alla persona (parrucchieri, barbieri ed estetiste) sono consentite a condizione che le Regioni e le Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità dello svolgimento delle attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e che individuino i protocolli o le linee guida applicabili idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio. Detti Protocolli dovranno essere adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle Regioni nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri per Protocolli di settore elaborati dal Comitato tecnico scientifico in data 15 maggio 2020;
  • possono essere svolte le attività inerenti ai servizi alla persona già consentite sulla base del DPCM del 26 aprile 2020 (lavanderie e tintorie, servizi di pompe funebri e attività connesse);
  • sono sospese le attività di palestre, piscine, centri benessere e centri termali (art. 1, comma 9, lett. f) fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza;
  • Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto nonché alle attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, sia all’aperto sia al chiuso;
  • Le attività delle strutture ricettive (art. 1, comma 9, lett. nn) sono esercitate a condizione che sia assicurato il mantenimento del distanziamento sociale e nel rispetto dei protocolli e delle linee guida adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle Regioni idonei a prevenire o ridurre il contagio ed in linea con i criteri di cui all’allegato 10. Sono esplicitati i contenuti che dovranno avere le linee guida delle Regioni.

In questa settimana sarà varato un decreto legge Il Governo ha allo studio misure di ristoro per le attività colpite dalle restrizioni, che saranno contenute in un decreto legge che dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri nei primi giorni della prossima settimana. Tra le misure di indennizzo a favore dei settori le cui attività sono sospese o ristrette vi sono quelle che erano state già previste in precedenza. In particolare: indennità mensile una tantum, sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, credito di imposta per l’affitto di novembre, la cassa integrazione, misure a sostegno della filiera agro-alimentare, reddito di emergenza. Secondo quanto affermato dal Presidente del Consiglio Conte le misure di ristoro “arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati con bonifico bancario dell’Agenzia delle Entrate”.

Leggi il testo del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri