In un momento difficile come questo per la nostra economia, flagellata dalle conseguenze dell’epidemia da Covid-19, riteniamo che il rilancio del Lazio e dell’Italia tutta debba passare tramite i due settori chiave che da sempre contraddistinguono la nostra nazione: turismo ed artigianato.

Tra tutte le misure varate dal precedente Governo ve ne è una che a nostro parere coinvolge allo stesso modo entrambi questi importanti settori, il Bonus Facciate 90%, che purtroppo allo stato attuale sembra destinato a morire il 31/12/2021 con grave danno per la nostra economia.

È innegabile infatti che il Bonus Facciate oltre a dare un impulso fortissimo al settore dell’edilizia e dell’artigianato tutto (si pensi alle numerose maestranze impiegate: edili – imbianchini – falegnami – fabbri – ponteggiatori – trasportatori – ecc.…) sta dando via ad un forte recupero dei nostri centri storici che da anni, spesso a causa dell’impossibilità economica dei proprietari degli stabili, versavano in un abbandono ed una trascuratezza che oltre a darne un’immagine degradata li rendeva poco appetibili per il turismo.

Inoltre, la misura, al contrario del più noto Superbonus 110%, essendo molto più semplice da mettere in pratica, è molto più facilmente attuabile anche da parte delle piccole imprese artigiane che magari non sono in grado di fare da General Contractor nei lavori del Superbonus.

Vi è poi una grande difficoltà di programmazione da parte delle nostre aziende, le quali non sanno cosa rispondere alle numerosissime richieste che gli pervengono proprio a causa di questa imminente scadenza con gravi ripercussioni su possibili ulteriori nuovi investimenti ed assunzioni da parte delle stesse.

La misura del bonus facciate ha quindi a nostro parere numerosi aspetti positivi che potremmo così parzialmente riassumere:

  • Innesca un’economia artigiana a km zero dando lavoro a numerose piccole e microaziende dei territori con numerosi effetti positivi primo fra tutti la crescita degli occupati (si guardino i dati cresciuti vertiginosamente delle iscrizioni alle Casse Edili)
  • Riqualifica i nostri borghi in quanto restando a carico dei proprietari solo un’aliquota minima del 10% anche le persone meno abbienti riescono a riqualificare esternamente la propria abitazione con benefici sia sulla loro qualità della vita che, soprattutto, sull’appetibilità turistica dei nostri centri urbani
  • Permette di riqualificare anche edifici monumentali e di alto valore storico come, ad esempio, le Chiese di proprietà delle Parrocchie, che spesso pur essendo dei veri e propri gioielli, versano in condizioni pietose
  • A differenza del superbonus 110% è attuabile anche dalle strutture ricettive a patto che si trovino nelle zone A o B del P.R.G. vigente nel Comune di appartenenza.

“Crediamo che il rilancio di questa Regione parta proprio dal recupero dei nostri piccoli borghi e dei centri storici delle nostre città e per questo ci siamo rivolti a chi, come noi, ha senz’altro a cuore il benessere di questo splendido territorio, un appello affinché si impegni per far sì che questa importantissima misura venga prorogata almeno fino al 31/12/2022” ha commentato così il Presidente di Confartigianato Imprese Lazio Michael Del Moro, con una nota inviata alla Regione Lazio e a tutti i parlamentari del Lazio.

 

COMUNICATO STAMPA – CONFARTIGIANATO IMPRESE LAZIO 26.07.2021